Estraneità d'ombre
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Tutto ti annienta
nulla ti esplode
e sei li, a passarti lo smalto sulle unghie
e a soffiarmi su, perché di te m’asciughi.
Tutto ti evidenzia
nulla mi circonda
e sono qui, a passarmi una mano sulla violenza
d’un cannibale che s’é
ingozzato di tua esistenza.
Nulla è più sole
Tutto ci è più solo
e siamo, tu lunga al Tevere,
io d’edera contorto…
…estraneità d’ombre.
Belfagor
Paolo Facchin
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