Vi è una
continuità tra il
passato e il presente nella attività dei pescatori, anche
attraverso distanze enormi che separano popoli e tradizioni. Le reti che vengono calate in
mare sono ormai da tempo eguali in tutto il mondo; così come sono identici i sistemi
particolari per catturare i pesci.
Per esempio, la pesca con la sciabica, con reti
trainate da terra, è un sistema tipico del Mediterraneo; eppure lo si può vedere
applicato in tutto il mondo, nei mari piccoli come sulle rive degli oceani, da pescatori
che ripetono gesti e ritmi, a migliaia e migliaia di chilometri di distanza dai pescatori
di Sicilia, di Provenza, di Spagna, che sono i diretti discendenti di coloro che "per
primi" usarono la sciabica.
La tecnica della rete distesa a formare un arco i cui
vertici toccano la spiaggia è ovunque identica; cosi comé uguale ogni
gesto, ogni operazione degli uomini e delle donne per raccogliere e per dividere il pesce
trascinato a riva, raccolto; e persino il modo di legarlo in grappoli deguale peso
per portarlo a un vicino mercato.
Una identità così precisa
si può spiegare col fatto che gli europei hanno portato e
diffuso nel mondo la tecnica della pesca oppure che l'analogia dipende dalle
analogie di condizioni
ambientali (identiche spiagge, simili bassifondi) che hanno portato pescatori di paesi
diversi a elaborare, ognuno per proprio conto, una tecnica in fondo quasi eguale.
(...)
Testo tratto dalla
Grande Enciclopedia del Mare
Curcio