Scorpaena notata RAFINESQUE, 1810
L'aspetto esterno è simile
per forma allo scorfano nero e per
colorazione allo scorfano rosso.
Ha
il corpo alto e compresso lateralmente, con la testa corta
e il muso è rincagnato.
Il profilo dorsale sale rapidamente
dal muso alla prima dorsale;
presente una fossetta occipitale.
Le scaglie
sono dotate di 51-62 dentini
e lungo la linea
laterale, che dall'opercolo segue il profilo dorsale, se ne contano da 36 a 46.
Le
appendici carnose e i filamenti liberi sono molto ridotti.
Gli occhi sono grandi e
quasi circolari.
La narice anteriore, spesso, porta una appendice carnosa più piccola
di quella posteriore.
La bocca è ampia.
La mascella inferiore è lievemente prominente
e
ha dei denti villiformi disposti su fasce irregolari,
come nella superiore.
Vomere e palatini sono
armati con fasce irregolari di denti similari.
La lingua
è liscia.
Specifica è la
presenza di due pori alla sinfisi inferiore della mandibola.
La pinna dorsale ha 12 raggi spinosi, di cui il primo è il più corto e quelli
dal terzo al quinto i più lunghi, e 9-10 raggi molli inclinati all'indietro e
inizialmente molto alti. L'anale ha 3 raggi
spinosi distanziati ed evidenti, seguiti da 5 raggi molli.
La caudale (23 raggi) è grande e con il margine leggermente
arrotondato.
Le
pettorali (18-19 raggi) sono ampie e si inseriscono avanti e al disopra delle ventrali;
con i raggi più lunghi raggiungono quasi l'inizio dell'anale. Le ventrali
(1 raggio spinoso evidente e 5 raggi molli) sono meno ampie delle pettorali, ma raggiungono
anch'esse l'apertura anale. Il
peduncolo caudale è più
spesso
della S. loppei.
D. XII-9/10; A.
III-5; C. 23;
P. 18/19; V. I-5.
Come tutti gli scorpenidi ha
spine velenifere, specie quelle opercolari e le prime dorsali. La loro puntura è
dolorosa, anche ad animale morto, e può provocare gonfiori e irritazioni, che
possono essere leniti con acqua calda. Con persone predisposte possono esserci,
oltre alla perdita di sensibilità delle parti colpite, delle complicazioni che
richiedono cure mediche.
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Foto a
cura di Samuel P. Iglésias in
www.mnhn.fr/iccanam
La colorazione è
variabile (giovani più scuri degli adulti)
e va dal bruno castagno al bruno violaceo, con zone più chiare biancastre e negli
adulti schiarisce fino al rosaceo e al bianco-rosa.
Presenti macchie nere sulle pinne,
specialmente nella caudale, anale e dorsale.
Una macchia
evidente si trova tra la
ottava e la decima spina della dorsale e può essere più
o meno estesa, ma può anche mancare.
Colore dell'iride quasi sempre biancastro.
E'
una specie bentonica che frequenta fondali intorno ai 200 metri
(segnalazioni da parte di subacquei a profondità molto inferiori, se
comprovate, potrebbero allargare il range di frequentazione).
L'alimentazione è carnivora e si cattura saltuariamente con reti a strascico e
abbocca alle lenze di profondità.
Non supera i 18 cm di lunghezza.
Sulle
coste italiane è presente quasi ovunque;
rara nell'Adriatico settentrionale.
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Foto di
Sylvain Ronca
in
www.marseille-sympa.com
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