Diodon hystrix Linnaeus, 1758
Ha corpo ovaliforme, allungato,
ricoperto di lunghe spine rigide, erigibili
in ogni sua parte, ad eccezione del
lato anteriore del muso, delle guance e del peduncolo
caudale.
Allo stato di riposo, col corpo sgonfio, le spine mobili
restano aderenti e quasi incapsulate nella pelle.
Il capo, che ha
profilo concavo superiormente, visto frontalmente è molto largo.
Le narici sono formate da un tubo sottile chiuso alla estremità con due
piccole aperture opposte, vicine all'apice. Gli occhi sono
circolari e moderatamente grandi.
La bocca è piccola, con denti in ogni
mascella saldati in una unica lamina e
formanti una specie di becco.
La pinna dorsale (12-19 raggi molli) è inserita molto indietro,
è alta e leggermente lobata. La pinna anale (12-14 raggi molli) si inserisce ancora
più indietro della dorsale, di cui ne segue la forma. La caudale (7-9 raggi) è
ampia e arrotondata. Le pettorali
(18-22 raggi, di cui quelli superiori e inferiori più lunghi dei mediani)
sono ampie e spatolate.
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Foto in
fishesofaustralia.net.au
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Dorso e fianchi sono bruno giallastri, con
numerosi punti bruno scuri sparsi dappertutto, pinne comprese.
Il ventre è bianco
azzurrino, senza punti.
Allo stato di riposo si osservano fasce brune
sul dorso e sui fianchi. Altre chiazze ovali si distribuiscono
lungo la linea mediana della coda.
Quando
l'animale è irritato queste fasce scure scompaiono e la schiena diviene giallo
verdastra, su cui spiccano più nettamente i punti scuri.
E' una specie sedentaria tropicale, che vive in acque poco profonde in mezzo alle barriere
madreporiche. Durante il giorno è poco visibile perché sta rintanata nelle
cavità delle scogliere. Se irritata può gonfiarsi fino a
divenire sferica, ingurgitando acqua o aria. Si nutre di piccoli
organismi invertebrati. Si cattura con reti da posta o col fucile
subacqueo o con qualsiasi altro mezzo. Raggiunge
al massimo i
90 cm di lunghezza.
La pelle e gli organi interni sono tossici
e se ne sconsiglia l'uso per scopi alimentari.
Rarissimo e occasionale in Italia.
Citato per la
Sicilia e per il golfo di Taranto
Info
La C. E.- Reg. (CE) 854/2004 - VersCon 11/3/2011, allegato
III, Capo II, lett. G regolamenta i
PRODOTTI DELLA PESCA VELENOSI
Occorre che
siano effettuati controlli per garantire che:
1. non siano immessi sul mercato
prodotti della pesca ottenuti da pesci velenosi
provenienti dalle seguenti famiglie: Tetradontidae,
Molidae, Diodontidae e
Canthigasteridae;
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