Taeniura grabata
(Geoffroy St. Hilaire, 1817)
Ha
il disco ovoidale, quasi rotondo,
più largo che lungo, con muso leggermente proteso e a punta. La coda è
rigida, compressa e corta (dimensione inferiore alla larghezza del
disco), con una plica membranosa nella parte ventrale, che parte dalla
base della colonna vertebrale e arriva fino alla parte terminale, e con
uno o due aculei sulla parte dorsale, con bordi molto dentati. Il dorso,
tranne 3 spine, praticamente è nudo e liscio; solo lungo la linea
mediana, che è scanalata e che va da dietro gli spiracoli all'inizio
della coda, sono presenti dei denticoli dermici.
Non ha pinne dorsali, ne caudale. Le pinne pettorali formano un disco
largo anche 1 m; hanno margini anteriori lievemente curvati, apici e
margini posteriori più decisamente arrotondati.
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Foto in
wikimedia.org
Il colore del dorso è
grigio, marrone-olivaceo, con vermicolazioni e macchie più scure. La
parte ventrale è bianco-giallastra.
E' una specie costiera e bentonica delle acque temperate e tropicali,
che vive su fondali sabbio-fangosi, ma anche rocciosi, tra i 10 e 300 m.
Spesso è parzialmente coperto da sabbia o fango,
ma quando nuota mette in evidenza la sua destrezza nei movimenti. La
riproduzione è ovovivipara. Si nutre di crostacei e pesci bentonici. Si
pesca occasionalmente con reti a strascico o da posta. Raggiunge la
lunghezza massima di 1.50 (2.5)
m e il peso di 84 (150)
kg. Se disturbato può essere
pericoloso a causa delle dolorose ferite che può infliggere con gli
aculei.
Nel Mediterraneo è una specie rara e occasionale. Segnalata un esemplare
nel Mar Tirreno, al largo di Livorno. |