Eutelichthys leptochirus
La famiglia è composta da 23 generi e 195 specie ed è più
frequente negli oceani Artico e Antartico.
La
forma assomiglia a quello di un girino, con il capo grande e corpo
snello, che va affusolandosi verso la coda. E' privo di scaglie e la
pelle è gelatinosa e sottile. Sulla testa sono presenti dei pori
sensoriali. La linea laterale non è evidente. Il muso è corto e ottuso.
Gli occhi sono circolari e piccoli.
La bocca è molto piccola e con dentini minuti, conici e disposti in più
serie.
Le pinne dorsali (46-74 raggi) e anali (45-46 raggi)
confluiscono verso la coda, dove spesso si uniscono. Le pinne pettorali
(16-17 raggi in tutto) nel lobo inferiore hanno 2-3 raggi poco
sviluppati e non liberi, ma nettamente separati dal lobo superiore, in
cui lo spazio interradiale è largo ed i raggi sono rudimentali
(in altre specie alcuni raggi delle pettorali sono
sviluppate ed idonee alla locomozione sul fondo). La caudale
(6 raggi) è piccola e poco distinta per la confluenza delle pinne dorsale
e anale. Le pinne ventrali in alcune famiglie
dell'ordine sono trasformate in un disco adesivo circolare.
Il colore del corpo
è brunastro lungo i fianchi e dorsalmente; la parte ventrale e l'interno
della bocca sono bluastri.
E' una specie bentonica che vive tra i 550 e
i 700 m di profondità. Le specie artiche resistono
molto bene al freddo, mentre altre famiglie si adattano anche alle acque
calde. Non si sa molto del ciclo riproduttivo e si suppone,
come per gli altri membri dell'ordine che depongano un modesto numero di
uova. Si alimenta di piccoli invertebrati bentonici. La lunghezza
massima conosciuta è di 51 mm.
Segnalato per il Golfo di Genova, coste del Tirreno.
Relini Orsi, L.; Relini, C. 1970. Ritrovamento di Paraliparis leptochirus nel Golfo di Genova. BoL Mus Ist. Univ. Genova,
38 (262): 65-72, 5 fig.
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