Platichthys flesus italicus
GUNTHER 1862
Platichthys flesus flesus
E' considerato sininimo di Platichthys flesus
Per curiosità si riporta la descrizione che portavano alcuni autori a
considerarla una sottospecie
Ha
corpo ovoide
romboidale. Il profilo superiore della testa è
lievemente concavo. Il muso è lungo quanto o poco più del diametro
oculare. La cresta interorbitale è bassa e stretta e diviene irregolare
e rugosa posteriormente agli occhi, terminando in una piccola prominenza
al disopra dell'opercolo.
Gli occhi sono situati sul lato destro che è quello colorato e
l'inferiore è lievemente avanzato rispetto al superiore. La bocca è
piccola con la mandibola lievemente prominente, con
ossa faringee robuste, triangolari.
Alla base della dorsale e alla base dell'anale esiste
una fila per lato di piccoli tubercoli spinosi.
La
pinna dorsale inizia all'altezza della metà
dell'occhio superiore e arriva fino al peduncolo caudale.
Caudale a bordo tondeggiante e troncato agli
angoli.
Carattere distintivo rispetto
alla
flesus
è il numero dei raggi della
dorsale, che è suscettibile di maggiori variazioni (58-62contro 52-67 )
e quello dell'anale (41-54 contro 36-46),
in genere ambedue portano un numero minore di
raggi.
Il lato oculare è verde nerastro mentre quello cieco è bianco latteo.
Vive nei fondi fangosi e arenosi.
Preferisce le acque salmastre anche a bassissima salinità, e si spinge
anche nelle acque completamente dolci. La
riproduzione avviene in mare tra gennaio e aprile, e in Adriatico
orientale tra novembre e febbraio. Le uova
sono pelagiche e galleggianti.
Si nutre di
crostacei e molluschi bentonici,
abbondanti nei fanghi lagunari. Si cattura
con reti a strascico.
La sua carne è molto delicata e di qualità
ottima.
Può
raggiungere i 90 cm. di lunghezza,
normalmente è 20-25
cm
E' caratteristica dell'Adriatico.