Tetronarce nobiliana (Bonaparte, 1835)
Corpo schiacciato e disco
sub-circolare, più largo che lungo, troncato
nella parte anteriore.
La pelle è liscia, nuda e morbida.
Gli occhi sono dorsali e piccoli e ad essi fanno seguito degli spiracoli
relativamente poco grandi e senza
appendici attorno. La coda è spessa e corta. Il muso è
breve e leggermente rientrato rispetto al disco.
Gli organi elettrici sono sono formati da circa 1000
colonnine prismatiche raggruppate in due lobi,
situati ai lati degli occhi e disposte verticalmente
nel senso dorso-ventrale. Ognuna delle colonnine è composta da 10-12
dischetti sovrapposti, con
polo negativo sul lato ventrale e polo positivo su
lato dorsale.
La scarica elettrica è comandata dal sistema nervoso
dell'animale e può raggiungere i 220 V.
La bocca è piccola,
arcuata e munita in ambedue le mascelle di 4-5 serie longitudinali di
denti triangolari, piccoli, arrotondati e con alcune
cuspidi taglienti.
Le pinne dorsali hanno i
margini arrotondati e sono
ravvicinate tra loro; la prima dorsale è inserita quasi
in corrispondenza della cloaca ed è più grande della seconda. Le
pettorali sono grandi, robuste e con margini arrotondati e fuse con la
testa. Le ventrali sono arrotondate, con apici posteriori che
superano la fine della prima dorsale, e leggermente staccate dalle
pettorali. La caudale è grande, con margine posteriore leggermente
incavato e lobi arrotondati.
La colorazione, dorsalmente,
è marrone
scuro tendente al violaceo o nero,
a volte con macchie bianche e punti scuri;
ventralmente è bianco,
coi margini del disco e delle pinne
pelviche della stessa tonalità della tinta del dorso. La coda è
marginata irregolarmente di scuro.
Vive usualmente su fondi fangosi da 10 a 150
(10-350)
m, ma può risalire anche ad un paio di metri o scende ad oltre 800 m;
gli esemplari più adulti conducono pure vita pelagica e semipelagica. La
riproduzione è ovovivipara e la
femmina
può contenere oltre 60 embrioni;
il periodo di gestazione è di circa 1 anno e alla nascita i neonati sono
lunghi 20-25 cm.
Si nutre di pesci, compresi piccoli squali, e di invertebrati. Si cattura, occasionalmente, con reti a strascico.
Può raggiungere 90 kg. di peso e
1.80 m di lunghezza, comunemente è intorno ai 40 cm. La
sua scarica elettrica nei confronti dell'uomo non è mortale, ma può
provocare forte dolore e malessere in generale.
Segnalata in tutti i mari italiani, ma molto rara.
Nomi
dialettali
Veneto |
Tremolo
grando, Sgranfo grande |
Sicilia |
Tremula
nira, Tremula 'mpiriali |
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