Corpo allungato e
testa appiattita.
Pinne pettorali ampie e arrotondate. Anche la caudale è grande e
arrotondata.
La prima dorsale è leggermente più bassa della seconda, la quale
va crescendo verso la coda, per poi scendere rapidamente in
prossimità del peduncolo caudale.
L'anale ha un andamento quasi
simmetrico alla seconda dorsale ed è leggermente più bassa.
Foto di Stefano
Guerrieri
Il colore di fondo
è bruno scuro, finemente puntinato. Però l'esemplare di questa
scheda, fotografato nel Mar Ligure, ha una tinta violacea intensa.
Sui lati del dorso sono presenti 5 macchie bianche tondeggianti.
Tutte le pinne sono largamente bordate di bianco. Presenti piccole macchie
sulla testa e una piccola striscia bianca sulla nuca.
Ha abitudini prevalentemente
notturne (di giorno normalmente si nasconde) ed è attivo su fondali
ciottolosi o a sabbia grossolana, con presenza di alghe (Posidonia oceanica o
Caulerpa racemosa).
I suoi movimenti sono lenti e dovuti al pinneggiamento delle ampie pettorali. Se
disturbato si solleva ad una altezza del fondo di circa 20 cm e si sposta solo
di qualche metro. Sembra che si incontri a
profondità più modesta (1.5-2.5 m) nell'Adriatico e più sostenute (10-14 m) nel
Mediterraneo occidentale. Le sue dimensioni oscillano tra i
32 e 49 mm.
La prima segnalazione di Didogobius schlieweni risale al 1992 nell'isola di Unije, a sud-ovest dell'isola di Cres, Croazia. Altre segnalazione nell'Adriatico risalgono al 1994, al 1996 e al 2000, sempre sul versante croato.
Nel 1997 e nel 1998 vi sono stati altri avvistamenti nella Riserva Marina di Cerbère e a Endoume, in Francia.
Il 23 settembre 2005,
Stefano Guerrieri documenta l'avvistamento
di un
esemplare di circa 3 cm, durante un'immersione
notturna a Calafuria (Livorno), su un fondale di 14
m.
Fonti
Robert A. PATZNER
A RECENT FINDING OF DIDOGOBIUS SCHLIEWENI (GOBIIDAE) WITH SOME NOTES ON ITS ECOLOGY AND DISTRIBUTION
ACTA ICHTHYOLOGICA ET
PISCATORIA (2007) 37 (1): 63–65
H. Ahnelt e R.A. Patzner
(1995)
Una nuova specie di Didogobius (Teleostei: Gobiidae) dal Mediterraneo
occidentale.
Cybium 19 (1): 95-102.