È il più antico ed il più famoso degli dei fluviali greci, che
nellIliade viene identificato addirittura con lo stesso Oceano.
È raffigurato, come
gran parte degli dei fluviali, come un toro con una barbuta testa umana; come tutti gli
esseri acquatici aveva anche la facoltà di cambiare forma a piacimento.
È questa la
ragione per cui lo vediamo raffigurato talora con torso umano e coda di pesce
o di drago, mantenendo come unico segno della sua origine taurina le corna: sotto questa
forma appare in una delle più celebri raffigurazioni dellarte vascolare, mentre è
impegnato nella celebre lotta con Eracle.
Questultimo si era infatti invaghito della bella Deianira, destinata
alle
nozze con il dio-fiume. La contesa sfocia in una lotta in cui il dio ha la peggio; tra
laltro, leroe greco gli spezza una delle sue corna che,
secondo alcune versioni della leggenda, diventerà, la Cornucopia (secondo altre fonti la
Cornucopia sarebbe invece una delle corna di Amaltea, la capra sorella di Acheloos che
nutrì Zeus bambino sulle pendici
del monte Ida).
Sulle origini del dio esistono numerose varianti: secondo alcuni sarebbe figlio
di Okeanos e Tethys, due delle più antiche divinità; secondo altri del Sole e della
Terra, e secondo altri ancora di Poseidone, a favore della paternità del quale testimonia
il suo aspetto di toro. Il suo ruolo divino non sembra essere stato originario:
inizialmente era un mortale che, mentre attraversava il fiume Phorbas, fu colpito da una
freccia avvelenata, e cadde nel fiume morendovi. Solo allora fu trasformato in una
divinità di quel fiume, che ne assunse anche il nome.
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