Umberto
Pelizzari
Nato il 28 agosto 1965 a Busto
Arsizio, ha ottenuto una lunghissima serie di record nell'immersione
profonda in apnea.
Cronistoria
dei record:
1984
- comincia l'attività di apnea agonistica. 1988
- con il tempo di 5' 33" stabilisce il primato di apnea da
fermo. 1990
- riconquista il primato
mondiale di apnea da fermo con 6' 03" - il 10 novembre, ottiene il nuovo record mondiale di immersione in apnea in assetto
costante toccando la quota di -65 metri. 1991
- il 9 luglio alle Hawaii riprende il primato mondiale di apnea da
fermo con il tempo di
7'2"88 centesimi. - il 3 ottobre scende in assetto
costante a -67 metri
- il
22 ottobre ottiene il record mondiale di immersione in
apnea in assetto variabile con -95 metri . - il 26 ottobre,
conquista con -118 metri il record assoluto di immersione apnea
1992
- iI
17 settembre, a Ustica, riconquista con -70 metri il
record mondiale di immersione in assetto costante. 1993
- l'11 ottobre stabilisce il primato in assetto
variabile "no limits" scendendo a -123 metri nei pressi di Montecristo. 1994
- il 24 luglio conquista il record mondiale di immersione in
assetto variabile regolamentato con - 101 metri nelle acque della
Sardegna 1995
- il 16 luglio ottiene il record mondiale in assetto costante
con -72 metri
- nello stesso mese stabilisce il record in assetto variabile
regolamentato con -105 netri 1996
- il 6 settembre stabilisce con -113 metri il record
nell'assetto variabile "No Limits"
- il 9 settembre con -110 metri riconquista il primato
nell'assetto variabile 1997
- conquista il record di apnea in assetto costante scendendo a -75
metri
- incrementa il record del
variabile "No Limits" a - 115 m. 1999
- il 18 ottobre riconquista il primato
dell'assetto costante con - 80 metri
- il 26 ottobre riconquista il record del "No Limits" con - 150
- il 18 ottobre conquista il record dell'Assetto Costante con -80
metri nei pressi del Golfo del Tigullio
- il 26 ottobre ottiene il record dell'assetto variabile con -150 metri
nelle acque di Portofino.
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"Da 0 a 100 metri e poi ancora più giù, a
precipizio negli abissi: le pulsazioni rallentano, il corpo svanisce, ogni sensazione
galleggia dentro nuove forme. Resta soltanto l'anima. Un lungo tuffo nell'anima che sembra
assorbire l'universo.
Ogni volta risalire è una scelta: sono io che torno a
riappropriarmi della mia dimensione umana, metro dopo metro, per venire di nuovo alla
luce. Spesso mi chiedono cosa c'è da vedere laggiù. Forse l'unica risposta possibile è
che non si scende in apnea per vedere, ma per guardarsi dentro. Negli abissi cerco il mio
io. E' un'esperienza mistica, ai confini col divino.
Sono immensamente solo con me stesso, ma è come se mi portassi dentro
tutta l'essenza dell'umanità. E' il mio essere umano che supera il limite, che si cerca
fondendosi col mare, che si immerge in se stesso e si ritrova."
Umberto Pelizzari
(www.umbertopelizzari)
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