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Il pescatore sfortunato
Cera una volta un povero
pescatore che non riusciva quasi più a vivere con il suo lavoro: da molto tempo ormai la
sua pesca era talmente scarsa, che sua moglie e i suoi due figli stavano morendo di fame. Il pesce,
infatti, cominciò a parlare e gli disse: Il marinaio,
al settimo cielo, portò a casa il pesce e raccontò tutto a sua moglie; poi seminò
nellorto i denti del pescecane e iniziò unattesa piena di speranza. Poco
tempo dopo cominciò a crescere un albero, un grosso albero. - Saltami in groppa e partiamo - gli disse lanimale. Se ne andarono in giro per il mondo, visitando paesi bellissimi e misteriosi, discendendo nel mondo sotterraneo delle fate e raccogliendo immense ricchezze. Un giorno, però, ormai
vecchio e stanco, decise di ritornare al suo paese per godersi tutti gli averi accumulati.
Ma in paese seppe che la moglie, credendolo morto, durante la sua assenza si era risposata
con un marinaio. - Marinaio disse il pesce, portami in mare; ti prego, portami in mare II marinaio non ci pensò due volte: lo mise su una barca e lo portò in mare. Quando furono al largo, buttò il pesce tra le onde e quello si allontanò felice, salutando lamico.
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