Mosaico Stazione Marittima di Messina
Cera una volta un povero
pescatore che non riusciva quasi più a vivere con il suo lavoro: da molto tempo ormai la
sua pesca era talmente scarsa, che sua moglie e i suoi due figli stavano morendo di fame.
Una sera il
pescatore uscì di casa, prese la sua barchetta e andò al largo. Lì gettò la rete, poi si
sdraiò nellimbarcazione e stette fermo a lungo, mentre pensava alle sue disgrazie e
alla sua disperazione, dimenticandosi anche della rete.
Era così affranto e sfinito dal
dolore che si addormentò.
A un certo punto, però, fu svegliato da uno strattone e si
accorse che la sua barca era piegata da una parte.
Guardò giù
e ... che meraviglia: la sua rete era piena! Fuori di sè per la contentezza, il pescatore
cominciò a tirare la rete come un matto e vide che il pesce intrappolato era un
pescecane.
Pensate alla sua felicità: una simile preda era toccata a lui! Quasi non ci
credeva. Ma le sorprese non erano finite.
Il pesce,
infatti, cominciò a parlare e gli disse:
-
Sono il tuo genio. Dopo che mi avrai aperto, dovrai seminare i miei denti nel tuo orto e
vedrai che fra tre mesi sarai molto contento di me.
Il marinaio,
al settimo cielo, portò a casa il pesce e raccontò tutto a sua moglie; poi seminò
nellorto i denti del pescecane e iniziò unattesa piena di speranza. Poco
tempo dopo cominciò a crescere un albero, un grosso albero.
Il pescatore e la moglie
aspettarono pazientemente per lunghi giorni. Allo scadere del terzo mese, luomo
trovò al posto dellalbero uno splendido cavallo bianco sellato, che parlava.
-
Saltami in groppa e partiamo - gli disse lanimale.
Se ne
andarono in giro per il mondo, visitando paesi bellissimi e misteriosi, discendendo nel
mondo sotterraneo delle fate e raccogliendo immense ricchezze.
Un giorno, però, ormai
vecchio e stanco, decise di ritornare al suo paese per godersi tutti gli averi accumulati.
Ma in paese seppe che la moglie, credendolo morto, durante la sua assenza si era risposata
con un marinaio.
Rimase tanto deluso e avvilito che ritornò nellorto, nel punto in
cui aveva seminato i denti, quasi a chiedere consiglio al genio. Inaspettatamente vi
trovò un pesciolino che, da piccolo che era, diventò grande come un pescecane.
-
Marinaio disse il pesce, portami in mare; ti prego, portami
in mare
II marinaio
non ci pensò due volte: lo mise su una barca e lo portò in mare.
Quando
furono al largo, buttò il pesce tra le onde e quello si allontanò felice, salutando
lamico.