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Same-Bito (Giappone)
Uomo-squalo, catturato da un pescatore di nome Totaro, e da questi lasciato libero. Per ricompensarlo lo rese ricco, ma Totaro voleva sempre di più; per conquistare una ragazza chiese a Samebito di dargli dei gioielli. L'uomo squalo, rimproverandolo per la sua ingordigia, pianse lacrime e sangue, che si cristallizzarono in diecimila rubini.
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