Sedna (Eschimese) |
È la dea del mare, forse la più importante divinità degli Eschimesi. Da essa dipende la vita degli animali marini, ed e quindi lei a permettere o meno una pesca fruttuosa e, in definitiva, a disporre della vita stessa degli Eschimesi. Sedna viene offesa gravemente da varie infrazioni alle regole morali, prime tra tutte quelle relative agli animali, agli omicidi e quelle di ordine sessuale. In conseguenza di mancanze di questo tipo non esita a bloccare la pesca, causando gravi carestie.
Esistono
molte versioni del mito di Sedna. Nelliconografia Sedna è in genere rappresentata come una mediterranea sirena pesce. Alle volte il corpo è di foca anziché di pesce, ed altre volte la componente umana della dea si riduce alla sola testa innestata su un corpo ittiomorfo, con o senza la presenza di braccia.
Il nome
Sedna che è invalso comunemente per indicarla tra gli occidentali, non è mai usato dagli
stessi Eschimesi. Sembra infatti che si tratti solo di un locativo, col significato di "quella
lontana e in basso". Tra i locali esistono moltissimi altri nomi personali della
dea, quali Takanakapsaluk (lEssere terribile delle profondità) o Takanaluk Amaluk
(la donna delle profondità) o Uinigumisuitok (colei che non desidera marito).
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