Gianni
il cantore, poeta, menestrello e cantastorie, vive con l'anima la
sicilianità dei messinesi e ne narra con la voce gli aspetti
folkloristici, ma soprattutto con i suoi versi coglie gli stati d'animo
più intimi, per un certo verso più malinconici, quasi tragici.
Un messinese è sempre calato nell'atmosfera della tragedia, negli aspetti
più quotidiani o più sentimentali. E' una eredità inalienabile
che si porta dentro con coscienza sopita, con un dolore esistenziale di
coloro che sanno che la fine può giungere inattesa, all'improvviso.
Quando Gianni canta, anche le canzoni più folcloristiche, la sua voce
veicola questo senso dell'attesa e della coscienza della perdizione. Se
poi scrive d'amore riesce a fondere appieno la malinconia e il desiderio
di darsi agli altri. Anche lui come 'Cola.