www.colapisci.it  L'uomo che diventa pesce per necessità o per scelta


11 aprile 1977

L'ora s'aggira funesta in me.
Un girar d'un sogno vorrei esser
per scoccar in giardini d'eterno
e altalenarmi nello scrosciar di randagia pioggia che di te
m'investe.
Dirigo l'orchestrar d'impulsi
che diedero corpo a quel che spirato sol è.
Uno spettro di petali d'orchidea
che in un balzo d'amore diede luce al pensar.

 

Paolo Facchin

   

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