www.colapisci.it L'uomo che diventa pesce per necessità o per scelta Altri Amici di Cola: Paolo, il folletto


Di te pioggia

Non so più danzare
senza le tue parole;
ed illuminare mondi
senza i tuoi respiri.
Non so più confondere
buio con luce
tutto nitido, preciso
definito, come la piega nel cuscino
tracciava tua invadenza di respiro.
C’era un prima, non un dopo
e un durante preso a sassate
dalla mano del possedere, sanguinante.
E col grido velato di chi tace
regalo altra umidità a pioggia
che nulla chiede. Cade.

 

Belfagor
Paolo Facchin

   

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