www.colapisci.it L'uomo che diventa pesce per necessità o per scelta Altri Amici di Cola: Paolo, il folletto


Sai

Sai ascoltare?
Sai diradare il vento con un pensiero?
Sai leggere i miei sogni accanto ad un cuscino? Ed inventarmi una scusa per quando sono stato malandrino?
Per quando di te volevo solo respirare e tu gi
á del mio respiro piú sapevi che fare?
Sai discernere da lacrima mia il tuo gesticolare che, solo lui, sapeva farmi indossare l'altezza d'un orgasmo solare?
Sai ridere, piangere?
Sai che di te la cancellatura del volto mi devo inventare per non inveire pi
ú contro me stesso. E anche ritrovare Iddio fa male.
Perch
é Egli parla altri linguaggi, ride con altri occhi, e solo mi ha lasciato con la tavola imbandita, piena di vita eppur in me sfinita perché, a quella seggiola, tu, non sbocconcelli piú il mio avvamparti.
E con un soffio di pianto ti cerco fra le dita e m’accorgo che quel che mi resta è solo risalita.

Mia rosa oggi mi sfuggi dai pensieri e mi attecchisci, con una spina, il cuore.
Sanguino di te.

 

Belfagor
Paolo Facchin

   

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