www.colapisci.it  L'uomo che diventa pesce per necessità o per scelta


Vagabondo mio pensier

Mettiamoci seduti,
l'uno di fronte all'altro
e sfidiamoci al destino.

Esci dall'imbrunir d'un sogno
e mettiti in competizione
con chi talune volte non ti sa domar.

Vestimi
delle tue fragilità
che spesso il mio io m'impedisce di comprender.

Vincimi
per non sentirmi perso in te.

 

Paolo Facchin

   

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