Vagabondo
mio pensier
Mettiamoci seduti,
l'uno di fronte all'altro
e sfidiamoci al destino.
Esci dall'imbrunir d'un sogno
e mettiti in competizione
con chi talune volte non ti sa domar.
Vestimi
delle tue fragilità
che spesso il mio io m'impedisce di
comprender.
Vincimi
per non sentirmi perso in te.
Paolo Facchin
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