Il giardino incantato
Sospingo lievemente il cancello cigolante
I miei occhi ancora avvolti da cirri di sogni
Bramano la luce del giovane mattino.
Bruma mi avvolge ancora
Tepore di candide lenzuola
Profumi di umidori
Scaglie di desideri rarefatti
Sbadigliano nel palmo della mia mano.
Sospingo l’arrugginito cancello,
con l’indice appena ridestato.
Una luce,
una luce rosa mi abbaglia,
di setosa e vellutata trama.
Sorrido con labbra sottili
Socchiudo le palpebre/persiane
Che amano ancora indugiare
In questo velabro adamantino.
Mi abbaglia un gladiolo di sole,
mi cattura prepotente la prima rosa..
la prima rosa regina
in questo contado abbandonato
richiamato a nuova primavera.
Anna Marinelli
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