Neve di Luna
Ti dirò che il tempo
sfoglia pagine inquiete,
ore come macigni,
pomeriggi di prigionie,
silenzi sepolcrali.
Stabilirono signorìe
tutt’intorno
le pause, i silenzi, le amnesie.
Non infrangono, come ieri,
la vetrata del silenzio
l’eco frondoso dei pensieri,
le melodie, le voci, le parole.
La trascinante danza dei tuoi versi
e sonagli di bracciali,
più non riecheggiano, festosi,
tra le stanze;
una neve di luna
ricopre ogni memoria.
I postini, da tempo,
serrano con pesanti ferraglie
i loro forzieri di cuoio,
ed ora,
sono a corto di fermagli d’oro,
per i capelli.
Disertato dai sogni
e dalle rondini
il crocicchio della sera.
Pare stranamente inverno,
a primavera.
Anna Marinelli
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