Immobile nel crepuscolo che fugge,
in una primavera del sud
culli, nell’incanto del tempo,
un battello che non accenna a tornare.
Con grazia accarezzi la riva
nell’ultimo raggio di un tiepido sole
e brilli argentino tra gli spruzzi increspati.
Sei anche tu crucciato dal tempo?
Oppure riposi sornione
potendo ignorare lo scorrere dell’eterno divenire ?
Vorrei sentire nel mio cuore le tue certezze,
ma intanto vivo sperando un’inattesa risposta