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Un elfo verde, il naso breve e carnoso di pustole rosa con al centro un maligno occhietto giallo canta intanto ai piedi del mio letto….. dice che Balarm ha braccia stanche ma non per questo mi terrà meno forte…..
“Tace il destino, e il moto degli astri e il volo degli uccelli dicono che presto in vero io, Federico, sarò il maglio del mondo”
L’elfo ha gli occhi azzurri, molto belli, le mani sono esili e chiare ma lui, l’elfo, è inquietante. Ogni cosa ha in sé bellissima ma lui, l’elfo, incute terrore. Anche le pustole rosa ha belle e chiare come il sesso del fiore belle e chiare ma lui, l’elfo, è straziante nel suo immenso dolore dice Arb, l’elfo cantore, che Balarm ha braccia stanche ma non per questo mi terrà meno forte…..
Dormi il tuo sonno, Grande Untore mentre io continuo il mio canto……
Immagino queste braccia partire da Porta d’Ossuna sono lunghe e se guardi ci trovi bui segni di morsi e di baci. Garda le braccia di Balarm. Guarda quei motori di gelo. S’immergono piano nella conca violacea delle donne infedeli, e lì, ci arrivano in corteo… Le donne hanno visi di bimbe e dietro alle spalle le lame pazienti della luna…. Camminano cantando i blasfemi rosari delle streghe mentre le lame di luna aprono le loro gole in anfratti scuri di miele e cannella.
Il polso destro di Balarm pulsa forte Sotto i piedi nudi delle belle donne di Al-Halesa, quelle stese al sole quelle raccolte in trecce spinose sui balconcini stretti.
Sul polso sinistro Dieci arroganti banchi bruciano viscere di capra alzando fumi densi d’inferno alzando opachi fumi di pigrizia…
“E’ cessato il giubilo dei tamburelli, lo strepito dei gaudenti è finito, il giubilo della cetra è cessato. Non si beve più vino cantando, la bevanda inebriante è amara per i suoi bevitori. E’ distrutta la città del caos.”
Lia Schiavo
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