Erano
Carezze
Erano carezze piatte, larghe,
solide e
comunque
si sfaldavano
si sgretolavano
o, come potrei dire per capire
io stessa cosa succedeva la sera
sul mare,
col mare
con le sue dita di fredda ovatta nera
il colore era andato via
col sole
o col pulviscolo del fauno rosso
quello che scendeva a chiudere
la sera
la cerniera tra lui, il mare,
e l'infinito ed oltre ancora...
carezze piatte, larghe
carezze di spatola colma di colore
vermiglio
sbattuto con forza sulla tela inerme che aspetta
bianca,
piccolo fantasma
un po' ebete
senza valore
nč senso
e che poi
per caso o magia
acquista resistenze immortali....
dicevo il mare
dicevo che si perdeva
la sua lunga carezza
in un gorgoglio d'acqua e sale
dicevo dei miei colori golosi, ruvidi, spessi....
e adesso ti giuro
non ho pił un'idea di cosa sia stato
quel pomeriggio di fauno dispettoso
imbronciato
rosso da bruciarti gli occhi
un tempo ristretto ad un'ora
o un'ora che prende fino ad oggi
tutta la mia vita
in una mano piatta,
senza la carezza del mare
Lia
Schiavo
www.colapisci.it
|