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Si d’un puéta avíssi l’animúzza,
Se d'un poeta...
Se avessi l’anima di un poeta, parlerei a lingua sciolta di un mondo infame colmo di monnezza, mostrerei come l’uomo si é degradato vantando la sua razza. Se avessi la forza di un pittore, dipingerei un quadro grande quanto una piazza, che mostrasse come l’uomo di colore da sempre sia costretto a subire, condannato a fare i mestieri piú umili. Se avessi la veggenza di un’indovina, mostrerei al mondo il risultato della sua scelleratezza: dai palmenti venir fuori mosto sporco di ogni sofisticazione e dai frantoi olio che non unge e non insaporisce, nell’orto tonnellate d’insalata artificiosamente coltivata e pomodori senza semi, la femmina vestita d’arroganza che vuol fare figli senza atto d’amore. Se avessi l’onnipotenza di un Dio, toglierei all’uomo la sua, gli toglierei cioé quella facoltá di pensare che lo ha esaltato e lo ha reso tracotante.
Walter Ignazio Preitano
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