Il Pesce Cola
Colapesce di
Danilo Maestosi
Voi farete al certo le meraviglie al sentir questi
fatti; eppure la Sicilia vi offre uno dei più straordinari esempi nella
storia di Nicola da Catania, volgarmente detto il
Pesce Cola.
Da ragazzo egli passava la sua vita nel mare, e a forza di dimorarvi contrasse
un'abitudine tale, che vivea con pena sulla terra sino a sentirsi colpito da dolori
acutissimi.
Egli era conosciuto al suo tempo,
recavasi a bordo dei bastimenti, facea da corriere da lito in lito, e nelle isole vicine,
specialmente quando il mare era in tempesta, tenendo ligata al fianco una borsa di cuoio
per conservare le lettere.
Federico re di Napoli, volendo far prova di sua destrezza, ordinò ch'ei si buttasse nel faro di
Messina, e per invogliarlo gittò là dentro una coppa d'oro.
Pare impossibile! Nicola si buttò in quei spaventevoli gorghi, e con stupore di tutti dopo un quarto d'ora riapparve
con la coppa.
Un altro giorno si volle tornare all'esperimento, e un altra coppa più
grande fu gittata, e un premio d'una borsa d'oro promesso.
Nicola questa volta avea perduto il suo coraggio.
Due volte tentò di slanciarsi ... due volte una mano invisibile lo
allontanava ... Alfine si tuffò nel mare.
Povero Nicola! Il cuore gli parea gli parlasse ... ei più non ricomparve
sulle acque.
V. Linares
Racconti popolari siciliani
1840
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