L'uomo galleggiante
o sia l'arte ragionata del nuoto
Cap. XIX

Degli Anfibj
Comparazione di questi cogli altri esseri viventi relativamente al nuoto

Anfibj diconsi quegli esseri viventi, i quali vivono egualmente bene nell'aria, che nell'acqua.
La Storia ci ha trasmessi i nomi di uomini celebri per tale portentosa, e sorprendente prerogativa; e ce ne fa conoscere moltissimi anche delle classi de' pesci, de' rettili, e de' quadrupedi, i quali vivono parimente bene nell'acqua, e nell'aria.
Erodoto rapporta, che Scyllias Macedone rendé celebre il suo nome sotto il Regno di Artaserse Memnon, per avere scorso sotto acqua il tragitto di mare di otto stadj, o sia un miglio Italiano, per recare a' Greci l'infausta nuova del naufragio de' loro vascelli.
Sicione fu celebre presso de' Greci medesimi, e per lo nuoto, e per la qualità anfibia: egli in breve spazio di tempo passò il mare da Anphetis fino ad Artemisium, distanza di ottanta stadj.
Il Capitano Bacher riterisce nella Storia de' suoi viaggi, che trovandosi colla sua nave sulla costa di Olanda nell'Africa, vide all'improviso saltare un uomo dal mare, e sentì chiedersi in buon Olandese una pippa per fumare. Sorpreso da tale spettacolo volle il Capitano interrogarlo sull'esser suo, e seppe in riposta, ch'egli era un marinaio di sua Nazione, che imbarcatosi su di un vascello anni addietro in quella costa perito con tutti li suoi compagni, vissuto era nel mare senza saperne il come.

 

Cola Pesce

 

 

Narrasi da moltissimi Scrittori della Storia di questo nostro Regno, come un prodigio della Natura, il celebre Cola Pesce Siciliano, il quale per la prerogativa di anfibio viveva più dentro del mare, che sopra della terra.
Scrivono che scorreva a nuoto, anche tra le orgogliose tempeste, cinquanta, e più miglia Italiane, con tanta velocità, che sembrava una fiera marina.
Che talvolta facendosi innanzi a' navigli, che a gonfie vele solcavano il mare, chiamava i marinari da lui conosciuti, e che da cotesti stupefatti, e contenti veniva accolto, per sapere, dond'era partito, dove andasse, e quanto avesse viaggiato.

Chi brama una dettagliata notizia di questo famoso anfibio, può soddisfarsene con leggere l'opera della Sicilia ricercata del Canonico D. Antonio Mungitore in Palermo 1743. Parla di questi ancora il Sommo Pontefice Benedetto XIV nella rinomata sua Opera della Canonizzazione de' Santi citando tra gli altri Autori Michelangelo Lapio, il quale pubblicò un'Opera in Roma nel 1670, col titolo - Discorse sopra il tempo, che si possa stare sotto acqua, e non morire.
[...]

 

Oronzio De Bernardi

1794

 

 

 

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