Orione, Uomo Marino, Colapesce?

Notitie del bello, dell’antico e del curioso della città di Napoli
per i signori forastieri, divise in dieci giornate.

Giornata Quarta

Il sedile di Porto

[...]
Nel fine del palazzo sudetto de’ Gennari, sotto d’alcune case che similmente furono de’ Gennari, vedesi un gran portico. E questo è il nobile Seggio di Porto, e si giudica che fusse stato fabricato in questa forma in tempo del re Carlo Primo d’Angiò per l’armi angioine, che vi si veggono di sopra de gigli sostenute da leoni, che era la divisa del detto re.
Fa per impresa un huomo marino con un pugnale nella destra, e vogliono che questo sia Orione adorato da’ naviganti gentili, che si venerava col suo tempio ne’ porti, e per antica traditione si ha che cavandosi per i fondamenti di detto edificio, vi si trovò quest’Orione scolpito in un marmo bruno, ed i nobili di detta piazza se ne servirono per impresa e la collocorono nella sommità dell’arco, dove al presente si vede.
Altri vogliono che questo seggio faccia quest’impresa perché in questo luogo  comparve un huomo marino di questa forma, ma questo sa di favola.

Presso di questo seggio vi è un atrio, che noi chiamiamo sopportico, che dà l’adito alla Strada Melia, dove sta la chiesa di San Pietro in Vinculis, come di sopra dissimo, vi sono ricchi fondachi che vendono sete floscie per ricami, e quelli che vendono tele nostrali, e sotto di quest’atrio, dirimpetto il Seggio, vi è la stanza dove i nobili s’adunano a trattare le publiche facende della città.
In questo luogo si suppone dal nostro erudito Giordano che v’erano quei portici osservati da Filostrato così ben dipinti, di[58]scrivendo le dipinture che da un moderno intagliatore diligentemente sono stati portati in rame.
[...]

 

Carlo Celano
Napoli
1692
 

 

www.colapisci.it