Historia Universale
nella quale si racconta brevemente, et con bell'ordine tutto quel ch'è successo
dal principio del mondo fino
all'anno MDLXIX
lib. III, p. 286-287
Cola Pesce
[...]
Di questa scempia violenza, tanto si rattristò il
lodatissimo et dotto Pontefice Gregorio, che fra poco
l'anno medesimo venne a morte: la qual però fu dimostrata per alcuni giorni
innanzi da uno si strano eclisse del sole, quanto già ne fossero altri.
Sotto il costui pontificato noto fu in Sicilia un huomo marino
chiamato Cola, che fu stimato,
Pesce, tanto era la pratica del viver suo in
mare, nuotando come pesce, et come pesce odiando et
temendo, la terra, e 'l giorno che non entrava in mare, s'ammalava: imperò che
notte et giorno vi stava come a diletto: et rivelò molti segreti del mare agli
huomini: cosa non già credibile, atteso l'autorità de'
molti degni di fede antichi, et moderni, havendo lasciato
scritto Aristotele, Plinio, et Alberto Magno, esser ancho
nel mare (et più per essere maggior elemento come per me
credo) tutti gli animali che sono in terra, uniformi in parte d'effigie, et
di natura, fin' all'huomo: conciosia che Plinio scrisse al tempo di Tiberio
Imperatore esser stato riferito a Roma da gli ambasciatori di Portogallo, haver
veduto nelle riviere di Lisbona uno huomo marino, che chiamarono tritone,
cantare in una grotta, et cantando fischiare in un
conchiglia di mare e il medesimo fu narrato a C. Augusto, cioé d'essere nella
riviera di Provenza apparso una donna marina, detta Nereida: (de' quali finsero
i poeti molte cose, come delle sirene) huomo, e donna, dal mezzo in giù però
pesci: oltra che et di tali; et dì
altri eccellentissimi nuotatori come era Cola, vari altri segnalati scrittori ne
scrissero, come Teodoro Gaza, Giorgio Trapzonzo, Alessandro de gli Alessandri,
il Pontano, et altri: di sorte che non però fu miracolo,
l'essere di costui.
[...]
Gasparo Bugati - Milanese
Venetia
appresso Gabriel Giolito de' Ferrari
MDLXX
www.colapisci.it
|