Pitré: Prima assai del Rondelet, Goffredo nel suo Pantheon n e avea dato la seguente
descrizione
Pantheon
Piscis monachus
[...]
Piscis ibi monachus seu forma monastica crescit
Feretque cuccullatum per maris alta caput;
Calceus est illi conformis et ampia cuculla,
Tam bene disposita qua non foret aptior ulla;
Et quasi vox hominis garrula lingua satis.
Frons, manus et vultus hominum moderamine fultus
Dum facit insultus redoatque movetque tumultus;
Mergere naviculas saepius arte parat.
[...]
Goffredo da Viterbo
Note di G. Pitré:
Tutto questo meno gli insultus ricorda le apparizioni di Cola ai naviganti.
Goffredo parla di una voce simile a quella dell'uomo; ma il pesce-monaco poteva giungere ad appropriarsi lo stesso
linguaggio umano.
Pesce monaco
[...]
Pesce monaco cresce là (in mare) assumendo un aspetto di monaco
E porta un cappuccio in testa per il mare agitato;
Il calzare è conforme a quello monacale e il grande cappuccio,
E' così idoneo che nessun'altro se ne potrebbe scegliere
E la voce simile alla umana é spedita nel parlare,
fronte, mano e volto gestiti come gli uomini
Mentre fa salti e si tuffa giù, nuota tumultuosamente;
Spesso si prepara con maestria ad affondare le barche
[...]
Goffredo da Viterbo
Bronzini così la riassume
Il pesce monaco cresce in mare e porta il capo incappucciato per le alte onde; il calzare è conforme a quello che portano i monaci e
il largo cappuccio è così ben sistemato che non ci potrebbe essere alcun altro copricapo più adatto; e la voce quasi umana è assai
garrula. Fronte, mano e volto sostenuto a figura d'uomo mentre salta su, muggisce e sguazza tumultuosamente, si appresta più
spesso con abilità a far affondare le navicelle.
"Colapesce
e il tuffatore"
Dalla leggenda moderno al mito antico
Tradizione orale e mista
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