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Semestrale di cultura e letteratura | |
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Il Giannone - anno VII, numero 13-14, gennaio-dicembre 2009 |
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Cola Pesce
«Ma, per la verità, Cola Pesce non si poteva dire un uomo. Era, appunto, un uomo pesce. E qualcosa di non umano aveva anche nel corpo, si dice: le dita delle mani e dei piedi unite come le zampe di certi uccelli d’acqua…»
«Nicola, Cola e Pesce era soprannome, perché come un pesce stava nel mare. E non solo a nuotare nello stretto, tra la Sicilia e la Calabria, e da Messina a Catania a Siracusa e fi no al mare di Agrigento…
«Ora avvenne che Federico II, curioso com’era di ogni cosa della terra e del cielo, del mare e degli uomini, sentì di Cola Pesce e volle conoscerlo e metterlo alla prova…
«– La seconda prova – disse Federico. E gettò in mare un anello che aveva una pietra colore del mare. Cola si tuffò.
«E dopo avere a lungo pensato disse che voleva sapere da Cola cosa ci fosse sotto la Sicilia…
Bruno Caruso
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