Leggenda
contemporaneità e favole per il futuro.
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a
cura di
lauragiacobbe@ufficioaspettacoli.it
I
prossimi appuntamenti teatrali in città saranno sotto il
segno dell’innovazione, perché riguardano eventi
dedicati alle scuole, relativi alla drammaturgia
contemporanea, alla formazione teatrale, o anche
semplicemente per la giovane età delle strutture e degli
artisti che li hanno curati.
Si comincia con Colapesce,
all’interno del cartellone ragazzi alla sala Laudamo il
20, 21, 22 aprile in doppia recita alle 9.30 e alle
11.30 e il 23 per il pubblico adulto alle 21.00.
La
regia è di Roberto Bonaventura, gli attori sono Monia
Alfieri, Gianluca Cesale, Giuseppe Carullo e Gerry
Cucinotta.
Il Colapesce di Bonaventura ha preso le mosse
dalle tradizioni popolari raccolte da studiosi che vanno
da Pitrè a Calvino, nello spettacolo, infatti, un
cantastorie racconta a dei ragazzi la storia di Cola
Pesce, abile nuotatore che ama gli abissi più della
terra e che riferisce al Re tutto ciò che di
meraviglioso esiste nel mondo sottomarino, compreso il
fuoco dell’Etna che arde nelle sue profondità, le tre
colonne che reggono la Sicilia, e quella spezzata, tra
Messina e Catania.
Colapesce infine non fa ritorno sulla
terra e rimane per sempre nel suo mondo meraviglioso a
vigilare su quella fragile colonna. I ragazzi che hanno
ascoltato la storia cominciano a rappresentarla in
piccole scene, finché uno di loro non finisce “davvero”
nel mondo fantastico di Colapesce e diventa come lui,
chiamato ad assolvere un compito, che unisce felicità e
sacrificio.
La leggenda, il mito così metabolizzato
torna ad assolvere alla funzione per la quale ogni mito
è nato: servire alla vita.
Successivamente...
(omissis)
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