CIVILTA' DEL MARE
SUPERSTZIONI, RELIGIONI E TRADIZIONI
Conferenza di Maria Bella Raudino per il C.S.T.B. in occasione della
mostra
"Mare Nostrum"
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Per
questo il fascino delle storie fantastiche incanta ancora bambini e
seduce adulti che palpitano al racconto delle avventure di Ulisse,
di Giasone, degli Argonauti, di Giona e la balena, di
Colapesce e di
Mostri marini e così via.
Questo incanto spesso coinvolge l'intero
paese trasformandosi in rito propiziatorio insito nelle
manifestazioni folcloristiche, come quella di Acitrezza,
dove la
leggenda di Colapesce si è trasformata in una vera e propria festa
popolare.
Di anno in anno, per questa manifestazione, viene designato il
nuotatore più abile che dovrà rappresentare il pesce. Questi si getta in
mare e nuota inseguito da un folto numero di barche che fingono di
fiocinarlo nel tentativo di prenderlo. Poi due pescatori lo tirano su,
tenendolo per le braccia e per le gambe fingendo di squartarlo.
Questo
rito evidentemente propiziatorio simula una abbondante pesca, mentre
pare che ci sia un'altra versione che simula una pesca infruttuosa: Il
nuotatore, si libera, si rituffa in acqua e non si fa riprendere; I
pescatori allora, si accapigliano, fanno capovolgere la barca e tornano
a riva a nuoto.
L'epilogo più antico pare sia quello della pesca
vittoriosa. Questo che sembra un gioco, è inconsapevolmente un rito di magia imitativa
a carattere propiziatorio che viene praticato anche in altre parti
del mondo.
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