Il Colapisci di Maria Costa
Nel Colapisci di Maria Costa, le varie figure,
persino quella dello stesso ragazzo, passano quasi in secondo piano,
mentre appare con una forza e con una prepotenza incredibili lo
strazio di una madre del popolo, che inveisce contro il figlio che
si sottrae ai suoi doveri familiari. La poesia, recitata da Maria
Costa, è di un verismo incredibile, quasi una testimonianza, curata
nei particolari e caratterizzata come meglio non avrebbe potuto
fare.
Vedere Maria sulla spiaggia, col suo scialle da cormorano, rivolta al mare, urlare contro Colapisci,
dà un'emozione unica, difficilmente imitabile perfino da attori
consumati. E ciò perchè Maria si è immedesimata nella figura della
mamma e pertanto ne riporta l'invettiva contro il figlio esaltando
il suo disappunto e perfino il suo dolore per un figlio ribelle e
perditempo, mentre la famiglia soffre di indigenza.
Chiunque può riconoscere nelle parole, ma soprattutto nei modi, una
mamma d'altri tempi, scevra da ogni condizionamento sociale, severa,
disperata, ma ciononostante amorevole.
La figura della mamma nella leggenda di Colapisci è stata oggetto di disputa
letteraria in vari Paesi, non ultimo la Germania. Ma se tutti
avessero letto i versi di Maria Costa, sarebbe rimasto ben poco da
aggiungere e da immaginare. Il resto della leggenda assume i
connotati di una storiella antica che ognuno adatta al modo di
sentire della gente del popolo che vuol rappresentare.
Walter Preitano
www.colapisci.it
|