COLA PESCE


 

Nicola era l’ultimo di tanti fratelli e viveva con la sua famiglia a Messina, in una capanna vicina al mare. Già da piccolo, la sua gioia maggiore era immergersi in profondità nel mare. A poco a poco si accorse che poteva restare in acqua sempre più a lungo, senza bisogno di respirare. Questo gli permetteva di visitare città sottomarine inghiottite dalle acque, entrare in meravigliose grotte fosforescenti, assistere alle lotte di pesci feroci, gironzolare per vastissimi boschi di corallo...

Nicola amava così tanto il mare che era diventato amico di tutti i pesci. Grande era quindi il suo dolore quando i fratelli pescatori tornavano a casa con ceste piene di pesci da vendere al mercato. Una volta vide in una cesta una murena ancora viva, la prese e corse a ributtarla in mare.
- Ma bravo! – lo sgridò la madre – Tuo padre e i tuoi fratelli faticano per prendere i pesci e tu li ributti in mare. Vergogna! Se non riesci a cambiare, ti auguro di diventare anche tu un pesce!

Nicola continuò ad immergersi nelle acque del mare, nuotando coi pesci e lasciandosi cullare dalle correnti sottomarine.
Un giorno risalì a galla con due monete d’oro. I suoi genitori erano felici: finalmente anche lui aveva deciso di aiutare la sua famiglia. Da quel momento, Nicola continuò a portare a riva i tesori che trovava durante le sue immersioni, finché la sua fama di cercatesori divenne così grande che arrivò alle orecchie dell’Imperatore Federico, di passaggio a Messina con la sua nave.
- Voglio vedere cosa sai fare! – disse a Nicola l’Imperatore – Vai a riprendere questa coppa d’oro!”

Così dicendo Federico aveva gettato in acqua una coppa d’oro. In pochi secondi, Cola (come lo chiamavano gli amici) riportò all’Imperatore la coppa, tra gli applausi di tutti i presenti. Allora Federico gli disse:
- Voglio sapere com’è fatto il fondo del mare e come vi sta appoggiata sopra la Sicilia.

Cola s’immerse, restò sott’acqua molto tempo e quando tornò sulla nave disse all’Imperatore:
- La nostra isola è appoggiata su tre colonne: due sono robuste, ma la terza è debole e vacillante perché il fuoco la sta consumando, tra Catania e Messina.
- Com’è fatto questo fuoco? Portamene un po’, voglio vederlo!
- Non posso portare il fuoco con le mani!
- Confessalo, Cola, hai paura!
- Paura? Io non ha paura di niente! Vi andrò a prendere il fuoco, ma se vedrete una macchia rossa salire a galla, vorrà dire che non tornerò più su.

Dopo una lunghissima, inutile attesa, tutti videro salire a galla una macchia rossa come il fuoco. Cola era sceso in fondo al mare, dove l’acqua prendeva i riflessi rossi del fuoco sotterraneo.
Cosa successe quando arrivò dove l’acqua ribolliva, cacciando via tutti i pesci? Nessuno lo sa: Cola non tornò mai più a galla a raccontarlo.

La leggenda dice che non è morto, ma che è restato in fondo al mare perché si è accorto che la terza colonna stava per crollare. Cola ha deciso di fermarsi a tenerla in piedi ed è ancora lì adesso, per impedire che la sua splendida isola sprofondi tra le onde del mare.
 


Le lettere delle parole pronunciate da Cola Pesce sul fondo del mare salgono in superficie con le bolle d’aria, ma non escono mai dall’acqua nell’ordine giusto.
A seconda delle dimensioni della bolla che le ha ospitate, arrivano prima o arrivano dopo, rendendo difficile capire le parole di cui fanno parte.


Il conduttore sceglie dieci parole abbastanza lunghe (di almeno otto-dieci lettere) e scompone ciascuna di loro nelle lettere che la formano, disponendole poi in ordine alfabetico. Fatto questo, propone alle squadre il primo gruppo di lettere.
La squadra che crede di aver capito di che parola si tratta, alza la mano e comunica la parola al conduttore.
Se è la parola giusta guadagna un punto, se sbaglia non può più cercare di indovinare quella parola. In questo caso la risposta può essere data da un’altra squadra.
Una volta indovinata la prima parola, il conduttore propone ai giocatori il secondo gruppo di lettere e così via.
Il gioco termina quando anche la decima e ultima parola è stata indovinata. Vince la squadra che conclude il gioco con il punteggio più alto.

 

Classe VA Scuola Primaria Neruda
Classe IE Scuola Media Levi
Rivoli (TO)

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