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A
Messina c'era un bambino di nome Cola che stava mattina e sera nell'acqua e la povera
madre lo chiamava:
Ma
lui continuava a nuotare sempre più lontano. E a furia di chiamarlo alla mamma venne il
torcibudella. Un giorno la madre perse la pazienza e gli disse:
Proprio in quel momento le porte del cielo erano aperte è così Cola diventò mezzo uomo e mezzo pesce. Poco dopo la madre vide che non tornava più e morì dal dolore.
Il
re della Sicilia ordinò a tutti i marinai che, chi incontrava Colapesce gli doveva dire
che il re gli doveva parlare.
Cola
ubbidiente andò dal re e gli disse: - Cola, tu sei un bravo nuotatore fammi il giro completo di tutta la Sicilia e dopo mi racconterai quello che hai visto.
Dopo
un giorno Cola tornò e disse al re: - Adesso, Cola, tu andrai di nuovo giù e mi dirai su cosa si appoggia la Sicilia.
Dopo due
giorni Cola tornò e disse al re:
Il re preoccupato disse a Cola:
Dopo due
giorni Cola disse al re:
Cola si buttò. Quando tornò a galla andò dal re con
il viso bianco bianco. Sembrava morto di paura. Disse al re:
Cola non voleva più
andare in acqua per la paura. Allora il re buttò la corona in mare e si rivolse a Cola:
Cola
andò ma non tornò più. Il re preoccupato mandò i marinai a cercare Cola.
(da Fiabe italiane raccolte da Italo Calvino)
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