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- Ist. C. LA LEGGENDA DI COLAPESCE
Un'altra versione narra che fu lo stesso imperatore Federico a scagliare in mare una tazza d'oro e Colapesce costretto a ripetere l'impresa con sempre maggiori difficoltà non riemerse più.
La variante
forse più affascinante racconta che il re chiese un
giorno a Colapesce di controllare su cosa poggiava
Messina. Dopo essere riemerso dall'esplorazione
subacquea, Cola riferì che la città era poggiata su uno
scoglio e sorretta da tre colonne: una intatta, una
scheggiata e una rotta. Per evitare che questa facesse
inabissare la sua amata Messina Colapesce si rituffò e
si sostituì alla colonna. Della leggenda, molto nota, esiste una versione napoletana, palermitana e persino spagnola. Schiller, poeta del romanticismo tedesco, gli dedicò una sua poesia: Der Taucher.
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