Legno, ferro, ottone, rame, vetro per
riaccendere una fiamma e discendere da essa. Per dare forma e corpo
ad Aitho, il fuoco degli antichi greci. Il fuoco dell'Etna,
dell'antica Trinacria, della Sicilia.
Gioca sul mito, e dal mito
trae fondamento, questa personale di Antonella Verzera. Una
personale poco ortodossa, si potrebbe pensare seguendo canoni un
po' provinciali e vetusti, che offre oggetti di design, o, per
essere più corretti, volumi che diventano sculture da vivere e da
inserire in un contesto di vita quotidiana.
"Aitho, design &
mito", infatti, recupera appieno la dimensione artigianale, creativa
ed artistica del cosiddetto mobile, allacciandosi ad un contesto
temporale e a un sentire precedenti la nascita della lavorazione
seriale degli ultimi due secoli. Perché la produzione che
arricchisce Aitho è limitata e unica. Ogni opera, infatti, non solo
è riproducibile esclusivamente su ordinazione ed entro un
limitatissimo numero di esemplari, ma costituisce di volta in volta
un caso a sé per il tipo di lavorazione artigianale e per gli
interventi operati manualmente dall'artista (tanto per citare un
caso, il rame punzonato a mano di Galatea). E il mito. Il fuoco del
vulcano Etna, dispensatore di prosperità e tragedie, dimora dei
giganti e simbolo della Sicilia, diventa il punto di partenza di un
discorso che Antonella Verzera dipana attraverso le sue creazioni
rivisitando leggende, personaggi e luoghi dell'isola.
Ed ecco che Colapesce prende forma in una lampada da tavolo in ottone ossidato,
l'unico occhio di Polifemo diventa pietra lavica su rame in un
servo muto e l'intera Sicilia, Trinacria, si distende su legno
laccato, stucco antico e rame dando vita ad un paravento. Galatea
invece, è un monolite che si sposta con un dito, una scultura che
porta cd in legno goffrato e rame, punzonato a mano.
in Aitho, il
mito contiene musica (i compact) e il mito offre posto a chi la
ascolta, che può sedere sui gorghi della tumultuosa convivenza tra
Scilla e Cariddi.
Ma la storia della Sicilia continua: così i
Paladini diventano portacandele da muro, mentre i Giganti sgusciano
fuori dall'Etna carponi, alla stregua di tavolini. Un mito da
vivere.
Aitho, in perfetta linea con un'arte contemporanea che, da
un po' di tempo, cerca di smarcarsi dalle lusinghe del sistema,
indirizzandosi verso un contatto diverso con l'uomo. O, per usare
una brutta parola, con il fruitore. Un mito quotidiano, quello
rivisitato da Antonella Verzera, che rende ancora più inscindibile
il rapporto arte-design.
Daniele De
Joannon
ANTONELLA
VERZERA
INTERIOR
DESIGNER
collezione
"I
MITI 2000"
Fondazione G.Mazzullo Palazzo dei
Duchi di Santo Stefano, Taormina 15-27 Luglio 2000
COLAPESCE
... 'ntra lu
famusu faru di Missina giustu 'ntra
la vuragini di Cariddi c'è un funnu profunnu
ca sulu Colapisci catanisi potti osservari
pirchì pigghiava sciatu sutta mari...
LAMPADA DA
TAVOLO ottone
ossidato |