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22/11/2005
Da
piccolo i miei nonni mi raccontavano spesso delle storie.
Risultavano per me meravigliose e riconosco oggi essere leggende
della nostra terra di Sicilia. Ricordo ancora
con quale stato d'animo li ascoltavo e penso sia giusto oggi
trasmetterle a chi non li conosce.
LA STORIA
DI COLAPISCI
C'era
una volta, un pescatore siciliano di nome Cola (Nicola).
Passava le sue giornate sempre a contatto col mare ed era talmente
bravo nello stare in acqua ed immergersi che lo soprannominarono
"pisci" (pesce).
Colapisci, disincagliava le reti dei pescatori, li informava se
stava per giungere una tempesta, portava messaggi da Messina a
Reggio e viceversa.
La fama per le sue imprese marine era giunta persino all'orecchio
dell'imperatore di Sicilia (Federico II).
Un giorno l'imperatore volle mettere alla prova con una gara le
straordinarie doti di Colapisci, al termine della quale avrebbe
potuto sposare la figlia.
L'imperatore impegnò Colapisci nel recupero di un anello gettato in
fondo al mare a varie profondità e per ben tre volte Colapisci
recuperò l'anello.
Ogni volta che Colapisci risaliva dal fondo dei mari, raccontava
delle meraviglie marine che riusciva a vedere.
Tesori, gemme, ori e argenti riposavano sul fondo del mare e
facevano da casa ai mille e mille pesci di tutti i colori che vi
abitavano.
Ma la terza volta che risalì, dopo aver recuperato l'anello,
raccontò al suo imperatore che una delle tre colonne che sorreggono
la Sicilia, era lesionata per colpa di un fuoco sottomarino che la
stava distruggendo e che rischiava di far inabissare l'intera isola.
Fu così che Colapisci si rituffo in mare per appoggiarsi e
sorreggere la colonna.
Da allora Colapisci non comparve più a galla e si dice che ancora
oggi stia sostenendo la Sicilia sul fondo del mare, impedendole di
sprofondare.
www.colapisci.it
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