Un Angolo
Di Tenerezza!
La leggenda di
Colapesce
Si narra che a
Messina, verso il 1200, viveva un bellissimo pescatore di nome Cola, il
quale aveva una così grande abilità nel nuotare come un pesce e di
rimanere sott'acqua per molto tempo, che la gente del luogo gli aggiunse
il soprannome di Pesce.
Quando Colapesce aveva voglia, si tuffava in mare
e trascorreva delle ore, di giorno e di notte, a scoprire tutte le
meraviglie sottomarine, dimenticandosi anche di essere uomo e di avere una
casa e una famiglia sulla terra.
In quel tempo era re di Sicilia Federico II, della casa di Svevia, il quale venuto a conoscenza delle straordinarie
capacità di Colapesce, volle vederlo all'opera con i suoi occhi, così lo
fece chiamare sulla sua nave che si trovava in mezzo allo Stretto.
Una
volta sulla nave a Colapesce fu chiesto se era verità ciò che si diceva
di lui: che parlava con i pesci e che passeggiava con le sirene sul fondo
del mare.
Colapesce rispose al Re che gli avevano detto il vero. Federico
II viaggiava per cercare un marito a sua figlia che fosse degno di lei,
che oltre alla bellezza avesse anche tanto coraggio, così invitò
Colapesce a scendere sul fondo del mare e recuperare una coppa che era
stata gettata in mezzo alle onde e riconsegnargliela.
Cola si tuffò senza
esitare e scomparve tra le onde.
Poco dopo riaffiorò in superficie con
nella mano la coppa del Re. Ma Federico II non era ancora soddisfatto e
volle sfidare il pescatore messinese rigettando in acqua in un punto più
profondo la coppa.
Cola si rituffò e poco dopo riapparve tra le spumose
onde tenendo in mano la coppa. Ancora una volta il Re lo invitò a
tuffarsi in un posto più profondo, promettendogli al suo ritorno sua
figlia in sposa.
La folla che era lì a guardare le imprese di Colapesce
gridava di rinunciare a questa prova così difficile e pericolosa, ma lui
senza ascoltare nessuno, si rituffò scomparendo tra le onde. Il tempo
scorreva e di Colapesce non si seppe più nulla.
Egli non tornò più su,
il mare lo aveva tenuto per sé.
La leggenda vuole che Colapesce sia
rimasto sotto a reggere uno dei tre pilastri su cui è poggiata la terra di
Sicilia, il pilastro nord, quello di Capo Peloro.
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