La Sicilia, completamente circondata
dal mare, è sorretta da tre grossi pilastri posti sotto
le sue tre punte che poggiando in fondo al mare evitano
che essa sprofondi.
Si racconta che un brutto giorno una
serie di terremoti cominciò a sconvolgere il territorio
dell'odierna Messina creando profondissime crepe nel
terreno.
Il Re allora chiamò i suoi più fedeli esperti
per sapere cosa stesse avvenendo.
Dopo giorni e giorni
di continue consultazioni tra di loro, i grandi luminari
giunsero ad un'unanime verdetto: la colonna che
sorreggeva la punta della Sicilia dove era Messina,
stava cominciando a cedere e presto sarebbe stata
inevitabilmente sommersa dalle acque e sprofondata in
fondo al mare se non si trovava subito una soluzione.
Il
Re, allora, chiese loro cosa suggerivano di fare.
E la
risposta fu semplice: qualcuno doveva sostituirsi alla
colonna, ormai andata, e sorreggere questa punta della
Sicilia e ciò prima del definitivo cedimento.
Bisognava fare presto, e quindi il Re
mandò messaggeri per tutto il reame in cerca della
persona adatta.
Fu così che dopo qualche giorno venne
informato che un pescatore del luogo di nome Colapesce,
attribuitogli perché sin da bambino amava il mare tanto
da trascorrere quasi tutte le giornate in acqua giocando
con i pesci a rincorrersi e ad immergersi con essi nelle
profondità marine, era l'unico uomo capace di risolvere
il problema perché dotato di capienti polmoni che gli
permettevano lunghissime permanenze sott'acqua e di una
forza immensa acquisita dal continuo allenamento a cui
si sottoponeva tutti i giorni con lunghissime nuotate.
Chiamato prontamente, giunto al cospetto del Re, venne
informato della terribile situazione in cui versava
l'isola e del rischio dell'imminente sprofondamento di
essa in fondo al mare con tutti i suoi abitanti.
Bisognava fare presto.
Colapesce non ebbe nessun
tentennamento e subito si offrì, con spirito di
sacrificio e totale abnegazione, a sostenere quella
punta della Sicilia.
Si gettò tra le acque e da allora
non è più tornato.
Ancora oggi Colapesce è lì a reggere
il peso di quella punta della Sicilia e col suo
sacrificio fa si che la vita continui. Senza Colapesce
oggi la Sicilia non esisterebbe più!
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