ALLA SCOPERTA DEL MONDO
SOMMERSO:
DAL MESSINESE COLAPESCE ALL'AMERICANO BEEBE
Con le pinne fucile ed occhiali, quando il
mare è una tavola blu sotto un cielo di mille colori, ci tuffiamo con la testa
all'ingiù
, cantava un giovane Edoardo Vianello nellestate del 1962 sublimando una delle
aspirazioni più antiche delluomo: scoprire laffascinante e misterioso mondo sottomarino.
La leggenda
Ma chi è stato il primo ad esplorare il fondo marino? Stando alla leggenda fu il messinese
Cola o Nicola, figlio di un pescatore di Punta Faro. Cola aveva la grande
passione per il mare. Amante anche dei pesci, ributtava in mare tutti quelli
che il padre pesca in modo da permettere loro di vivere. Maledetto dalla madre
esasperata dal suo comportamento, Cola si trasformò in pesce.
Il ragazzo, che
cambiò il suo nome in Colapesce, viveva sempre di più
in mare e le rare volte che ritornava in terra racconta le meraviglie che vede.
Diventò un bravo informatore per i marinai che gli chiedevano notizie per
evitare le burrasche, ed anche un buon corriere, poiché nuotava molto bene.
La
sua fama aumentava di giorno in giorno tanto che anche il Re di Sicilia
Federico II lo volle conoscere e sperimentarne le capacità. Al loro incontro,
il Re gettò una coppa doro in mare, chiedendo al ragazzo di riportargliela. Tornato in superficie, Colapesce raccontò al re il paesaggio marino che aveva
visto, ricevendo in dono la coppa ripescata.
In seguito, il Re buttò in mare la corona ed il ragazzo impiegò due giorni e
due notti per trovarla. Al suo ritorno egli raccontò daver visto che la Sicilia poggiava su tre
colonne, una solidissima, la seconda danneggiata e la terza scricchiolante a causa
di un fuoco magico che non si spegneva.
La curiosità del Re aumentò ancora, tanto che decise di buttare in acqua un
anello per poi chiedere al ragazzo di riportarglielo. A quel punto, disse alle
persone che lo circondavano che se avessero visto risalire a galla delle lenticchie
e lanello, lui non
sarebbe più risalito.
Dopo diversi giorni le lenticchie e lanello
che bruciava risalirono a galla ma non il ragazzo, ed il Re capì che il fuoco
magico esisteva davvero e che Colapesce era rimasto in
fondo al mare per sostenere la colonna corrosa e salvare così la
Sicilia.
La realtà
A esplorare per primo il fondale
marino fu l'americano Charles William Beebe.
Già esploratore della giungla e dei suoi misteri, nel 1925 Beebe
spostò la sua attenzione al mare. I suoi primi tentativi di immersione furono
coadiuvati da un rudimentale casco di rame, che però gli permise di
raggiungere solo poche decine di metri di profondità.
La svolta si ebbe negli anni '30, quando Beebe
collaborò con Otis Barton, giovane inventore
americano del New Jersey, per realizzare la batisfera.
Fu proprio grazie a questa preziosa capsula che i due, il 6 giugno del 1930,
scesero insieme nella Fossa delle Bermuda, a 250 metri di profondità. Un vero e
proprio record, che i due riuscirono nuovamente a battere il 15 agosto del
1934, raggiungendo una profondità di 923 metri.
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