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Eroi antichi... Storia di Colapesce

di livhon (Medie Inferiori) scritto il 20.04.09

 

Tanto tempo fa,in una zona costiera della Sicilia, viveva un giovane pescatore di nome Cola. Le sue origini erano ignote: alcuni dicevano fosse figlio unico di madre vedova,altri pensavano fosse figlio del dio Nettuno.
Le leggende narrano che già da bambino Cola disubbidiva spesso alla madre e si allontanava da casa non per giocare con i suoi coetanei,ma per un veloce tuffo in mare.
Crescendo,Cola  aveva sviluppato una speciale attrazione per il mare: in tutte le stagioni,con il bello ed il cattivo tempo, trascorreva le sue giornate in quello che sembrava essere il suo elemento naturale, l’acqua.
La madre temeva per la vita di questo figlio così “diverso” e un giorno, al culmine dell’esasperazione, pregò il cielo affinché trasformasse il ragazzo in pesce, almeno avrebbe vissuto nell’ambiente da lui amato e non avrebbe corso il pericolo di annegare.
La Madonna fece il miracolo: il giovane Cola si trasformò in COLAPESCE, mezzo uomo e mezzo pesce e, da quel momento in poi, iniziò a vivere nel mare. Ma non abbandonò i suoi amici: ogni tanto sbucava dall’acqua per raccontare ai pescatori le storie del mare e questi, quando navigavano lontano dalla costa, lo chiamavano per sapere quali fossero le rotte più pescose.
In breve tempo il nome di Colapesce si diffuse in tutte le contrade dell’Isola così un grande re, preoccupato per i frequenti tremori della terra che seminavano morte e distruzione fra i suoi sudditi, chiese aiuto a Colapesce per sapere cosa vi fosse in fondo al mare da provocare tali disastri.
Colapesce obbedì.
Il re, la regina e tutta la corte attendevano ansiosi sulla spiaggia l’arrivo di Colapesce, ma quando il giovane riaffiorò le notizie non erano buone: la  Sicilia si reggeva su tre colonne ma purtroppo una di queste  era incrinata.
Il re si disperò per la tragica notizia:cosa avrebbe potuto fare per scongiurare la catastrofe? Anche donando tutte le sue ricchezze, non avrebbe potuto salvare il suo popolo dalla rovina:se non si riparava subito la colonna spezzata la Sicilia sarebbe sprofondata nel  mare. L’ultima risorsa era Colapesce: il sovrano pregò di nuovo il ragazzo di scandagliare gli abissi marini per trovare una soluzione  e Colapesce obbedì al suo re.
Ma questa volta Cola non tornò: il re e la regina aspettarono per giorni sulla spiaggia ma il giovane-pesce sembrava essere scomparso per sempre.
Quando ormai ogni speranza era perduta, all’improvviso, da lontano arrivò una voce trasportata dal vento.
Era Colapesce:
- Maestà,sono nel fondo del mare e non posso più tornare!I Sto reggendo la colonna! Voi pregate la Madonna!
Dopo tanti anni,Colapesce  è ancora là…

 


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