Colapisci      Le feste di Cola

da una lettera d'amore
"VIVA MARIA"

......
 Nella catarsi collettiva e secolare che la mia gente rinnova ogni anno il 15 di agosto, comincio un viaggio alla ricerca di radici più solide e mi accorgo di incontrare un popolo che espia l'amarezza di essere vivo.
Il mezzo della mortificazione é la Vara; "
machina" enorme e strisciante che richiede di essere trainata da due lunghe funi a forza di braccia in un unico amplesso con la sofferenza.
Tra sudori e urla, cerco di rapportarmi a centomila volti senza nome, di afferrare i sensi primordiali, rituali e sanguigni che sempre più si definiscono. Per vincere la voglia di riunirmi idealmente a questa umanità carica di angoscia e di urlare un
"VIVA MARIA" mai liberato, mi vesto da boia e in una frenesia parossistica, conscio dello stesso destino di sofferenza, tolgo alla rappresentazione della cosa la riconoscibilità somatica e affettiva. 
Scarnificando le immagini e riducendole alla estrema essenzialità, disperdo in un magma indistinto di argento quei centomila volti. Alla fine, tra le mani, mi resta un'unica verità straziata e viscerale... 
E mi lascio andare in un delirio di fiamme e di sangue, mentre dentro il petto divampa lo stesso antico dolore di questa gente perduta tra macerie e abbandoni.

Dolore di sempre che, come nelle paure dei bambini, subdolamente va assumendo le sembianze di un lupo...

.

PROLOGO

Molte saranno le lacrime e lunga l'eco del pianto.
Il nome di chi é grande é degno di lutto,
più di ogni altro tiene il cuore.
 

PARODO

.. e vado avanti,

con la bocca piena di veleno e un'enorme voglia di fuggire,

di togliermi le scarpe,

di riposare e di non muovermi mai,

mai più, dal mio angolino

 

I° EPISODIO

Vento, vento di mare
che rechi sul gonfio dell'acqua
navi che rapide varcano mari,
dove, povera me, mi vuoi portare ?
 



... a questa terra veniste senz'ormeggi,
senza dimore umane.
 

I° STASIMO

 

Amore irresistibile,

che vaghi oltremare,

nessuno può salvarsi da te:

tu porti lo scompiglio alla mente di chiunque possiedi.

Tu navigasti lontano

 

II°  EPISODIO

 

Sonno,

d'angoscia ignaro

e di dolori

alito soave ....

 

 

Affrettati, e' tempo !

Da` forza al piede!

Cammina,

cammina e piangi !

 

 

Comune é questo dolore a tutti nella città:

inatteso é venuto!

 

II°  STASIMO

 

Il cuore è incerto chi lamentare,

se prima te,

se prima lui.
 


 

Lupo...
aiutami lupo mangia le mie mani...

l
a voglio toccare
Lupo...
aiutami lupo...

mangia
i miei piedi
non voglio scappare
 

III° EPISODIO

 

..terra,

e tu Luna fulgida che attraversi la notte,

sole,

che i raggi splendidi diffondi sui mortali..

 

III°  STASIMO



Ho udito voci, ho udito grida...
voci di lamento ho udito,
ho udito voci di pianto...
 

ESODO

.. lupo... lupo...
lupo..
il cuore..
 


Mio cuore perduto..

mio cuore impazzito,

divorato!!

Lupo... lupo..
 



Eccomi,
le mani serrate da corde sanguinose
vado sotto la terra...
 

... riconoscersi d'incanto.. il cuore...Addio... io vado.... un popolo che espia..... in quale dolore...

alberto biondi

 

 

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