La vigilia del giorno dei morti, i bambini siciliani solevano mettere, sopra un comò o dentro una credenza, un piattino con dell'acqua e del pane, come offerta ai morti della famiglia. Mettevano per terra anche un paio di scarpe.
La
tradizione voleva che i defunti, abbandonato per una notte il loro luogo di
riposo, venissero in casa a prendere l'offerta e, calzate le scarpe, facessero un
giro per le stanze.
I
regali erano spesso oggetti di utilità quotidiana.
Nei dolciumi non dovevano mancare le Ossa di morto (a base di canditi di
cedro), i frutti di martorana e gli scardellini, che potevano avere la sembianza
di angeli o rombi o di ossa.
Giuseppe Pitrè
E’
il giorno dei morti e di tutte le loro anime
Apollinaire
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