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Il giorno dei Morti
 


Sacrario di Cristo Re - Messina

La vigilia del giorno dei morti, i bambini siciliani solevano mettere, sopra un comò o dentro una credenza, un piattino con dell'acqua e del pane, come offerta ai morti della famiglia. Mettevano per terra anche  un paio di scarpe. 

La tradizione voleva che i defunti, abbandonato per una notte il loro luogo di riposo, venissero in casa a prendere l'offerta e, calzate le scarpe, facessero un giro per le stanze.
Per gratitudine di essere rimasti vivi nei ricordi, i morti  lasciavano ai bambini piccoli doni e dolci dentro le scarpe o nascosti  per la casa.

I regali erano spesso oggetti di utilità quotidiana. Nei dolciumi non dovevano mancare le  Ossa di morto (a base di canditi di cedro), i frutti di martorana e gli scardellini, che potevano avere la sembianza di angeli o rombi o di ossa.
Frequente era anche il dono di mandarini e nelle famiglie più abbienti di giocattoli.
  

 

Giuseppe Pitrè
Feste patronali nella Sicilia Orientale


Chiesa Madonna di Pompei

E’ il giorno dei morti e di tutte le loro anime
i bambini e le vecchie
Accendono ceri e candele
Su tutte le tombe cattoliche
veli delle vecchie
Le nuvole del cielo
Sembrano barbe di capre.

 

Apollinaire
(traduzione di Giovanni Raboni)

 

 

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