"Oggi la pantomima si è vestita di altri colori. Tra le bancarelle
stracolme di oggetti, carrettini traboccanti di arachidi e ceci tostati e assordanti
fuochi dartificio, u Raisi, colui che dirige la pesca, si avvia a balzelloni
sulla spiaggia, ostentando, in modo caricaturale, calzoni corti, un cappellaccio, stracci
rossi, una fascia purpurea a tracolla.
Con fare minaccioso muove una canna di foglie
fresche sulla mano destra ed un ombrello sulla sinistra. Alcuni pescatori, vistosamente
ornati in rosso, con marcata gestualità iniziano la calata della barca.
Il loro compito
è quello di arpionare u pisci, provetto nuotatore che furtivamente simmerge
nello specchio di acqua teatro della pantomima, nascondendosi tra le numerose
imbarcazioni. In uno scenario scandito dalle urla della gente, ha così inizio la pesca. U Raisi, dallalto di uno scoglio, avvista la preda, lancia segnali, urla
frasi arcaiche ed incita i marinai a catturarla. Il pesce, dopo vari tentativi, viene
preso e levato a bordo, ma riesce a scappare. I pescatori imprecano, si accapigliano e u
Raisi, disperato, si getta in acqua.
Linseguimento del pesce si ripete e questa
volta la preda viene ferita e catturata, macchiando di rosso il mare. Due pescatori
tengono saldamente il pesce-uomo per le braccia e le gambe e minacciano di
squartarlo con una grande mannaia. Urlano la bontà delle carni. Ma a pochi metri
dallapprodo il pesce fugge definitivamente, scomparendo tra i flutti. Poi, tra
lentusiasmo generale, i pescatori capovolgono la barca e ritornano a terra in un
gioco di spruzzi che coinvolge tutti gli spettatori.
Questa festa è considerata una delle manifestazioni popolari più importanti della
Sicilia. Nella semplicità della rappresentazione, recitata, come già detto, da pescatori
locali, è presente tutta la profondità del rapporto tra luomo e il mare, il
pescatore e la preda, da Verga ad Hemingway. Il susseguirsi di momenti di conquista del
pesce spada e della perdita della preda, sino al capovolgimento dellimbarcazione,
rappresentano lalternarsi della ricchezza e della povertà, della felicità e della
disperazione, della vita e della morte.."