Colapisci    Colapisci: L'uomo che diventa pesce per necessità o per scelta   Le Feste di Cola

Il varo della barca
La benedizione delle barche

Galati Marina

Galati MarinaQuando le barche erano ancora opera dei maestri d'ascia, il loro varo veniva festeggiato da una benedizione con la partecipazione popolare della gente del paese.
Le barche venivano addobbate con bandiere e festoni e tutto un rito propiziatorio aveva luogo.
Andando ancora più indietro nel tempo, a fine ottocento, il Pitré (leggi di più in  La barca e il suo varo) riferisce l'attuazione di questo rito come segue:
Nel momento di vararsi una barca, il costruttore comincia a recitare un paternostro e un'avemaria alle anime del Purgatorio poi un credo a Gesù, quindi un altro paternostro ed un'altra avemaria a S. Giuseppe e finalmente domanda (al padrone che gliela ha commessa:
Siete contento del mio lavoro? mi benedite il denaro che mi avete dato?'
Il padrone della barca risponde:
‑ 'Si'.
Il costruttore ripiglia:
‑ 'Ed l'o vi benedico la barca'.

Seguiva una particolare formula di benedizione pronunciata dal costruttore, il quale al termine, dava due colpi di ascia in croce sulla poppa e quindi la barca veniva varata.

Galati Marina

A bordo stava il padrone della barca con i suoi amici e parenti. A scopo propiziatorio se vi era qualche bambino in famiglia, veniva invitato a far la pipì sulla barca, per "battezzarla".
Di fronte al pubblico convenuto veniva fatto un bel giro di presentazione, al termine del quale a riva veniva offerto un piccolo rinfresco.

Galati Marina

Foto di Angelo Biondi

 

 

 

 

www.colapisci.it