La Campana subacquea
La campana per le immersioni fu sviluppata tra il 1500 ed il 1800,
permettendo la permanenza sott'acqua anche per ore, e fu
progettata con la sagoma di una campana con fondo aperto in basso.
Le prime campane d'immersione erano grandi e robuste, in
modo da potersi calare in acqua in posizione verticale,e
tali da poter intrappolare abbastanza aria per permettere
ad un sommozzatore di respirare per molte ore.
Le campane più evolute venivano calate con cavi sostenute da
navi d'appoggio, in modo che i sommozzatori potessero lavorare sul posto o
si potessero allontanare momentaneamente in apnea.
Il primo riferimento ad una campana di immersione
è del 1531 e per molti secoli, con modelli rudimentali o sofisticati, vennero usati
regolarmente.
Nel 1535 un certo Lorena si immerse nel lago di Nemi con una campana di sua invenzione. Sotto, a
22 metri di profondità, ha rintracciato le galere dell'Imperatore
Caligola, affondate nel 39 d. C.
Nel 1538, riferisce John Tasnier:
«a Toledo, in Spagna, alla presenza
dell'imperatore Carlo V e di 10000 spettatori, due greci sì fecero
calare nel Tago seduti dentro un grandissimo vaso capovolto,
equipaggiato con due sedili e con una candela accesa».
I nomi di quel due greci non sono stati tramandati.
Anonima resta pure l'impresa di due pescatori dell'Adriatico i quali nel 1552, a Venezia,
rimasero quasi due ore sott'acqua, chiusi in una campana di tre metri di
diametro di fronte al Doge, ai senatori e a una folla stupita.
Altrettanto sconosciuti sono coloro che tentarono, senza
successo, di recuperare l'oro del galeone di Filippo Il naufragati su
bassi fondali dell'isola Mull, a occidente delle coste scozzesi. Fino
allora queste campane non erano provviste di mezzi per il rinnovo
dell'aria, e quindi rappresentavano un vero passaporto per l'aldilà.
Tale William Phipps, avventuriero nato nel Massachusetts, tentando di
recuperare un tesoro valutato intorno ai 200.000$, nel 1680 cambiò la tecnica di immersione con la
campana fornendo, ai suoi
sommozzatori, aria con una serie di secchi appesantiti e
capovolti.
Torricelli pubblicò nel 1693 il risultato delle sue esperienze sulla pressione
barometrica e gli audaci sommozzatori in campana sono stati costretti a rettificare alcune
convinzioni pericolose.
Soltanto nel XX secolo il sistema campana si è sviluppato
A Weltzelar, Franz Kessler costruì una campana per uso
individuale e portatile, simile ad una gonna di fine ottocento
(crinolina). Ma risultava difficoltoso muoversi sulla
terraferma con quella apparecchiatura ingombrante.
Un veneziano, Bonaiuto Lorini, disegnava in quel tempi una specie di cassa da
imballaggio in legno, munita di una finestra «utile per recuperare
pezzi d'artiglieria andati a fondo o anche qualunque altra cosa su
vascelli sommersi oppure qualora convenga pescare coralli».
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