Schott - Veranzio - Borelli - Lorini

Fra il 1600 e il 1700 apparvero progetti più o meno interessanti, che illustravano palombari muniti di scafandri di cuoio, nelle opere di "Kaspar Schott", "Fausto Veranzio", "Giovanni Alfonso Borelli" e "Buonaiuto Lorini".
E' in questo periodo che vengono gettate le basi delle attività subacquea.

Nel 1650  Von Guericke sviluppa la prima pompa pneumatica funzionante. Con tale pompa Robert Boyle,  il fisico della legge di Boyle, effettua esperimenti in compressione e decompressione di animali.
Nel 1667  Boyle osserva una bolla di benzina nell'occhio di una vipera che era stata compressa e poi decompressa.
Egli scrisse: 
"Ho notato una bolla molto evidente che si muoveva  nell'humor acueo dell'occhio di una vipera sottoposta a compressione e successiva rapida decompressione".

Questa fu la prima osservazione registrata della  malattia da decompressione.

In  Inghilterra e  Francia, furono usate mute fatte di cuoio fino a profondità di 20 piedi e si cominciò a pompare aria ai palombari dalla superficie, con l'aiuto di pompe manuali. 
Ma solo verso la fine del 1700, la scienza e la tecnica cominciarono a essere in grado di fornire materiali e mezzi atti alla realizzazione di apparecchi più efficienti per le immersioni


 

 

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